Appuntamenti

…con la storia

 

All’amica

Il partito preso della vita

La poésie ne rythmera plus l’action; elle sera en avant. Ces poètes seront !

È cielo che respira fra le schiume del mare e le terre appuntite e rotte, in caduta a valle o resistenti sulle vette. Bagliori di luce momentaneamente si accendono fra la sontuosa povertà delle cose nel paesaggio e le parole scavate che i suoi abitanti o i suoi attraversatori chiamano.

Fra i desiderata nei romanzi di Francesco Biamonti è rimasto Silenzio. E silenzio è ciò che risuona con forza in tutti i suoi scritti. Silenzio nell’ascolto è ciò che egli, come altri poeti accanto e con lui, hanno offerto e accordato, così potente da far brillare un ulivo, come un tozzo di pane, o due uova, così come fiorisce un volto nella notte. La fertilità il poeta l’ha cercata negli occhi per distillarla poi nelle parole. Ma questa alchimia, a chi ancora non pittore, come accoglierla nello sguardo? Di che luci e ombre è fatta l’orifiamma, quali colori tinge un lampescuro? Poiché pare che siano proprio gli occhi che abbiano smesso di guardare, orbi nella visione, impauriti sull’orlo di quel punto cieco che tutto illumina, le spalle rivolte alle tenebre cui Biamonti ha deciso di affacciarsi.

Il sogno che la donna è per il poeta è come un mistero, ma in realtà esso è privo di segreto. È per questo che egli amerebbe tanto scrivere un giallo senza fatti «per mutamenti interni, oppure un libro di cieli»? Non saprei, poiché la donna non cerca in verità se stessa rispecchiandosi, ma si vede sempre e già altro ed è essa stessa mutamento. Non vi è delitto qui, alcuna mano a compierlo, e per questo è così difficile disegnare il nostro profilo senza che esso si scomponga nel mare, ma è più facile che in esso decidiamo di lasciarci dissolvere. Eppure i volti delle donne incisi sui percorsi montani son fermi. Forse se si riescono a vedere, scorrendoci sopra, seguendo ogni linea, ogni piega e ruga, ci si può perdere anche qui, ma non nella morte, bensì oltre ancora, nella vita, dinanzi ad essa.

Con i propri sogni

Pratiche, pensieri e parole con immagini in 4 incontri

Quattro incontri per soffermarci sui modi in cui viviamo con le immagini e quelli in cui esse si danno o non si danno a vedere. Quattro incontri per riflettere, giocare e condividere apparizioni, impressioni, memorie, ma anche immaginazioni, fascinazioni o suggestioni. Ciascuno dei quattro appuntamenti si focalizza su alcuni dei molteplici aspetti che toccano il mondo delle immagini ed il nostro modo, più o meno intenzionale, di avvicinarci ad esse. Così immagineremo insieme delle biografie di immagini, una loro possibile vita. Cercheremo di prestare ascolto alla lingua che esse parlano, quella che vibra fra il chiaro e lo scuro, fra il buio e la luce e quella che con la voce si posa su di esse. Idoli, fantasmi, icone: scopriremo alcuni fra i molteplici volti delle immagini, per infine affacciarci allo sguardo.

Per iscriversi e per avere maggiori informazioni potete inviare una mail
emmedege@googlemail.com

Pensieri di sfondo


Ana Mendieta
, Untitled, dalla serie Silueta Works in Iowa, 1978